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Provengo (fieramente) da una famiglia di agricoltori.
Ricordo che il papà chiamava anche me nella stalla per “dare una mano” nel momento in cui le mucche partorivano.
Quindi quello che scrivo nella poesia seguente non fa parte delle solite cose sentite o tramandate.
Ho vissuto, di persona, il momento della nascita dei vitellini.
L’affetto che dimostra la mucca nei confronti della sua creatura è, a dir poco,
sorprendente.
Ho voluto contrapporre i materni atteggiamenti della mucca, alla sconsideratezza di alcune mamme che a volte si liberano dei loro figli gettandoli nei cassonetti delle immondizie……….
Eugenio Milza

Il vitellino

La mucca, che ha partorito,
saluta con un bel muggito
il suo piccolo vitellino
e lo vuole a sé vicino.

Lei gli dà occhiate belle,
lui gli succhia le mammelle.
Anche lui quando s’è nutrito
le sorride con un muggito.

Una giovane cavalla
fa festa nella stalla
e si mette a nitrire,
con gioia a non finire.

Invece ho letto sul giornale
proprio cose da star male.
C’era scritto che un neonato,
in un cassonetto, l’hanno gettato…

 
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