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Gli agricoltori non hanno mai visto di buon occhio il cinghiale, se non dopo averlo ammazzato.
A loro ha sempre dato fastidi, devastando le coltivazioni o assalendo qualche animale da cortile.
Sentite che dice un agricoltore che farebbe di tutto per sbarazzarsi del molesto animale.
Eugenio Milza

Al cinghièl

Ag l’ho botta col cinghièl,
vurris propi massèl,
parché lü, ‘l mé ragass,
al seguita vegn a bass.

Me g’ho fatt a meint,
al s’è culghè in dal furmeint,
in dla mëlga gh’è pö na mansa,
al s’è propi leimpì la pansa.

In dl’ort gh’è di sapëtt,
duva l’è passè ‘l g’ha fatt nëtt.
L’ètar dé, al mi visein,
al g’ha mangiè du gallein.

Me, ‘g l’ho ditt, co’ vöin:
"Al l’ha gnanmò vist ansöin?".
I disan che l’è cmé un grein,
ma pössè plus e pö piccein .

Il cinghiale

Ce l’ho molto col cinghiale,
vorrei proprio ammazzarlo,
perché lui, il mio ragazzo,
continua venire in basso.

Io ci ho fatto caso,
si è coricato nel frumento,
nella melica c’è più una pannocchia,
si è proprio riempito la pancia.

Nell’orto ci sono delle orme,
dove è passato ha fatto pulizia.
L’altro giorno, alle mie vicine,
ha mangiato due galline.

Io, glie l’ho detto, con uno:
"Non l’ha ancora visto nessuno ?".
Dicono che è come un maialino,
ma più peloso e più piccolino .

 
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